Il giorno in cui il bambino si rende conto che tutti gli adulti sono imperfetti, diventa adolescente; il giorno in cui li perdona, diventa adulto; il giorno che perdona se stesso, diventa saggio. Alden Albert Nowlan

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Gli interventi riabilitativi e di supporto psicologico nella terza età possono aiutare nell’elaborazione di ciò che sta accadendo.

Se è vero che con l’invecchiamento si presentano spesso problematiche di varia natura, è altrettanto vero che occorre ed è possibile valorizzare risorse e punti di forza che favoriscano il miglior adattamento possibile all’ambiente e alle nuove esigenze nonostante l’insorgenza di alcuni disturbi.

AMBITI DI INTERVENTO

Il percorso terapeutico con la persona anziana si caratterizza per un’attenzione sia al soggetto, sia al suo ambiente familiare. Spesso, infatti, prendersi cura dell’anziano influenza il contesto familiare modificandone gli equilibri interni. Per tale motivo, i professionisti dello Studio offrono servizi che guardano all’anziano e al suo contesto di vita. Oltre alle difficoltà incontrate nell’età adulta, la persona anziana può presentare alcuni disturbi specifici della terza età:

I caregiver sono le persone che accudiscono un famigliare anziano non completamente autosufficiente, oppure un parente disabile: spesso restano al di fuori dell’attenzione, poiché fanno “da sfondo” alla situazione problematica principale, ma di fatto la loro attività è fondamentale.
Occuparsi e dedicarsi all’altro in maniera continuativa ed estensiva può esporre il caregiver a stanchezza e frustrazione, nonostante resti immutato il suo desiderio di rendere la vita dei propri amati la più dignitosa possibile. Le condizioni psicologiche del caregiver spesso vengono sottovalutate o non prese in considerazione, prima di tutto da loro stessi (che non hanno il tempo, le energie e il denaro per curare sé). Alcuni vissuti emotivi quali rabbia, stanchezza, senso di colpa (per il timore di non essere adeguato al compito), possono essere trattati nel setting psicologico ed elaborati per recuperare un equilibrio funzionale a sé e all’altro.

La stimolazione cognitiva è un intervento specifico e individualizzato che utilizza tecniche ed interventi mirati al fine di potenziare le funzioni cognitive residue ancora adeguate anche attraverso il coinvolgimento del contesto di vita. È previsto lo svolgimento di esercizi per stimolare la riattivazione delle competenze residue e rallentare il loro decadimento. A ciò si aggiunge l’effetto secondario del potenziamento cognitivo: ottenere miglioramenti significativi dell’umore, della motivazione e dell’autonomia personale.

PROCESSO DI TERAPIA

Il terapeuta che si occupa della persona anziana, si pone in una posizione di ascolto proattivo garantendo al paziente di avere un riferimento stabile, la possibilità di continuità e proiezione verso il futuro. L’obiettivo è dare continuità all’identità e al senso di sè, in tutte le sue nuove e molteplici forme, valorizzandone tutti gli aspetti.

Gli obiettivi del trattamento sono il ripristino dello stato di salute e il miglioramento della qualità della vita, la minimizzazione della disabilità, la conservazione dell’autonomia e la gestione dei bisogni delle persone che supportano l’anziano. Ogni trattamento deve essere calibrato in funzione dei bisogni individuali del paziente e delle risorse disponibili.

La durata del percorso psicologico è influenzata da tanti fattori: può essere una semplice consulenza psicologica, della durata di qualche colloquio, oppure un percorso breve nell’arco di pochi mesi o ancora una terapia che richiede maggior tempo.

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