Quante volte capita di litigare con il proprio/la propria partner e che la discussione degeneri e finisca in urla, incomprensioni e sofferenza? Esiste un modo per litigare in maniera costruttiva?

Innanzitutto soffermiamoci sulle modalità disfunzionali e distruttive di gestione del conflitto, che sono proprio quelle che, spesso, ci portano all’incomunicabilità e alle difficoltà nella relazione.

  1. La prima modalità distruttiva che si può mettere in atto è il RITIRO, cioè lasciare la stanza in cui si sta discutendo, oppure scegliere il MUTISMO. Questa modalità si riscontra in tantissime coppie, uno incalza e l’altro fa “muro di gomma”. Attenzione! Utilizzare questa modalità può portare a comportamenti che si consolidano nel tempo e diventerà sempre più difficile adottare nuove strategie.
  2. Un’altra modalità è l’EVITAMENTO cioè essere riluttanti a intraprendere discussioni che possano avere risvolti conflittuali, cioè evitare le discussioni. Anche in questo caso protrarre questo tipo di comportamento può lasciare aperte una serie di questioni che prima o poi riemergeranno. Nella coppia si può evitare il problema, ma non la relazione!
  3. L’ ESCALATION è un atteggiamento per cui si verifica una reazione simmetrica crescente in relazione ai commenti e ai comportamenti negativi del partner. Si urla, ci sono minacce di andarsene e piano piano si perde il controllo della lite e, soprattutto, il contenuto iniziale. Anche in questo caso, è un comportamento che appartiene a tutte le coppie, quindi non bisogna colpevolizzarsi eccessivamente: l’importante è che non venga messo in atto costantemente.
  4. La SVALUTAZIONE è uno dei comportamenti più insidiosi: svalutare costantemente l’altro, ciò che fa, ciò che pensa e ciò che prova magari con la convinzione di stare aiutando il partner.
  5. L’ultima modalità distruttiva e il culmine in assoluto del conflitto è, infine, la VIOLENZA FISICA.

 

LE REGOLE PER UNA COMUNICAZIONE EFFICACE

Gestire un conflitto in maniera funzionale, invece, significa:

  • NEGOZIARE
  • RAGGIUNGERE COMPROMESSI
  • TENTARE ATTI DI RICONCILIAZIONE
  • ALLE VOLTE ACCONDISCENDERE
  • SOPPORTARE

Come raggiungere questi obiettivi? Vediamo alcune regole che aiutano a mettere in atto queste modalità funzionali di gestione del conflitto. Vale davvero la pena impararle e metterle in pratica perché LITIGARE BENE E’ POSSIBILE.

  1. OCCHIO ALL’USO DEI PRONOMI PERSONALI

Utilizzare l’espressione “Tu” innesca nel partner un meccanismo di difesa ad un attacco (tu non sei, tu non fai, tu non dici!!…). Utilizzando “Io” come soggetto, invece, si legittimano emozioni e sentimenti: “Io mi sento, io ho bisogno…”. Se il partner non sente di doversi difendere, poiché non è sotto attacco, sarà più predisposto all’ascolto. Dire TU MI FERISCI o IO MI SENTO FERITA/O può fare la differenza.

  1. ATTENZIONE ALL’EFFETTO MACCHIA D’OLIO

Questo è noto a tutte le coppie: quando si litiga l’oggetto del contendere si allarga come una macchia d’olio, da un ritardo all’appuntamento di dieci minuti si degenera perdendo di vista il focus della discussione. E’ importante rimanere sul qui e ora per evitare esiti disastrosi.

  1. TIME OUT

Significa fermarsi, prendere del tempo, quando capiamo che il conflitto sta montando. Con questo accorgimento proteggiamo noi stessi, l’altro e la relazione. È diverso dall’evitamento perché con il time out è importante concordare con il partner un momento non troppo distante ma neanche troppo ravvicinato in cui riaffrontare l’argomento. Non temiate di riaffrontare questioni lasciate in sospeso in momenti in cui siete rilassati e felici: sono ottime occasioni per guardare al problema con mente lucida e da un’altra prospettiva che non eravate riusciti a considerare.

  1. ASCOLTARE ATTIVAMENTE

Non è banale, quante volte ascoltiamo l’altro con l’intenzione di comprenderlo veramente?

  1. FARE DOMANDE APERTE

Le domande aperte costruiscono la comunicazione perché non si può rispondere sì o no, inoltre permettono all’altro di articolare il suo punto di vista.

 

Riferimenti bibliografici:
  • Bertoni A., Bevilacqua B., Ma mi stai ascoltando? Comunicazione e conflitti nella coppia, San Paolo Edizioni (2014)
  • Nardone G., Correggimi se sbaglio. Strategie di comunicazione per appianare i conflitti nelle relazioni di coppia, Ponte alle Grazie Editore (2013)